Per il suo sesto compleanno, un bambino educato e piuttosto serio riceve un regalo davvero insolito: sei galline, vere, in carne e piume.
È stata la mamma a sceglierle — una mamma eccentrica, imprevedibile e piena di fantasia — convinta di aver avuto un’idea geniale. E il bambino, pur perplesso, ringrazia con educazione: perché rifiutare sarebbe scortese.
Da quel momento, però, la casa si riempie di piume e di guai: le galline giocano, cantano, si spaventano, combinano disastri… finché compare una tigre travestita da tappeto (e poi da maestra, e poi da criceto!).
E quando arriva anche il papà, con la sua personale “sorpresa”, la confusione tocca vette imprevedibili.
Con il suo tratto inconfondibile e il ritmo travolgente della rima, Gek Tessaro costruisce un piccolo capolavoro di comicità e poesia: una casa popolata di adulti strampalati, animali esagerati e un bambino che, tra piume e risate, cerca solo un po’ di pace per studiare.
Un albo esilarante e pieno di ritmo, dove la normalità è un miraggio e il buon senso… tocca al bambino. Anche quando gli adulti lo perdono di vista.
E, dopo tutto questo trambusto, resta una domanda sospesa: le galline erano sei, vero? E allora perché se ne vedono sempre cinque?