Nel lavoro, nella vita quotidiana o in battaglia, gli animali hanno accompagnato con miti e leggende uno dei popoli più affascinanti e progrediti di sempre.
Gatti, scarabei, falchi e coccodrilli erano parte integrante dell’immaginario degli antichi Egizi. Li rappresentavano sulle pareti delle tombe e sui sarcofagi, li trasformavano in amuleti per proteggersi dagli spiriti maligni e decoravano oggetti di uso quotidiano con le loro immagini. Gli Egizi ne osservavano il comportamento e li rendevano protagonisti di storie e leggende con cui cercavano di comprendere il mondo visibile della natura e quello invisibile delle divinità.
Tra zoologia, storia e archeologia, alla scoperta degli animali che abitavano le terre del Nilo al tempo dei Faraoni: caratteristiche, comportamento, habitat, e anche il motivo per cui erano incarnazione degli dèi. Animali immaginari, creati dall’unione delle caratteristiche di molti esseri diversi, come l’uccello Ba o la Sfinge, ma anche ippopotami, pesci e felini che popolavano le terre limacciose d’Egitto e i racconti mitologici del tempo.
Dall’eleganza misteriosa dell’ibis fino agli animali domestici più comuni come il gatto o il cane, aspetti inediti ci faranno scoprire una sensibilità non così lontana dalla nostra contemporanea. La morte di un cane o di un gatto era vissuta come un vero e proprio lutto e sovente culminava in un funerale per salutare il proprio amico a quattro zampe.
Ancora oggi, gli animali venerati nell’antico Egitto hanno molto da raccontarci di quel popolo antico e della sua affascinante cultura.