L’otto è la cosa più bella del mondo. Tutti i numeri sono belli, ma l’otto è perfetto. Lo si può specchiare sui due assi di simmetria e non ha tutti quei riccioli e quei fronzoli che si vedono invece negli altri numeri. (...) Se lo si mette in orizzontale, poi, si trasforma in infinito.
Malte è un genietto della matematica, nei numeri trova da sempre conforto e la lente ideale per guardare il mondo. Il suo è un mondo fatto di mamma, papà, pochi amici e molte certezze. Tutto apparentemente perfetto… fino all’arrivo in città di Josefine, la sorellastra che non sapeva di avere, piena di piercing e verità sputate in faccia, Josephine che odia la matematica e scrive poesie. E mentre i segreti di famiglia vengono a galla mettendo in crisi il mondo lineare di Malte, a scuola arriva Lale, una nuova compagna particolarmente brava con i numeri che rischia di scombinargli i piani cartesiani, e non solo quelli. In una famiglia allargata che fatica a fare i conti con il passato, Malte sperimenta i disagi emotivi dell’adolescenza, e “instabile e traballante come un funambolo su una corda sospesa”, si appresta a conoscere il più imprevedibile dei teoremi: l’amore.