“Crebbi tra le polveri di pietra e le colline,
dando forma al mondo e al marmo.
Michele e angelo, sono stato.
Michelangelo sono, per sempre”.
"Angelo, sì ma anche Michele, come il cavaliere alato che impugnava la spada. Forte e deciso, capace di battaglie. Ma le mie mani non hanno conosciuto lame capaci di ferire. Hanno toccato, invece, legni, pennelli, carbone e pietra. E della pietra inseguo i segreti. Dentro la roccia si nasconde la bellezza da svelare. La cerco con le mani, la immagino con gli occhi, la porto alla luce e la mostro allo sguardo del mondo con scalpello e mazzuolo. Fisso volti e corpi e gesti e sentimenti e stupori nella pesantezza del marmo che si fa lieve, sotto le mie mani”.
Dall’infanzia alla sua prima esperienza artistica nella bottega del Ghirlandaio, fino al suo trasferimento a Roma. Tutti i momenti salienti della sua formazione e le opere più amate: il David, la Cappella Sistina, il Giudizio Universale, la Cupola di San Pietro,Piazza del Campidoglio…